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Formiche


Ord.: Imenotteri – Sott.Ord.:Apocrita – SuperFam.: Formicoidi – Fam.: Formicidi

Esistono oltre 15.000 specie di formiche, di cui circa 850 popolano il bacino del Mediterraneo. In Europa la specie più importante è probabilmente la formica rossa (Formica rufa) considerata specie protetta in molte zone (annoverata nella lista rossa IUCN e classificata come prossima all’estinzione) in quanto con la sua azione rimuove milioni di carcasse di insetti, rende fertile il terreno e cattura le larve di vari Lepidotteri defogliatori, tra cui le Processionarie.
La maggior parte delle specie presenti in Italia appartengono alle seguenti Sottofamiglie:

  • Mirmicine fra cui si annovera il genere Messor largamente diffuso, Aphaenogaster, Tetramorium, Mymecia, Pheidole, Solenopsis, Myrmica, Cremastogaster, Solenopsis, Leptothorax, Tetramorium e Strongylognathus;
  • Dolicoderine a cui appartengono varie specie del genere Tapinoma frequenti nei nostri giardini, Linepithema, Ochetellus di colore nero lucido, Bothriomyrmex;
  • Formicine fra cui si annoverano i generi Camponotus, Myrmecocystus, Lasius e Formica.

Caste
Si tratta di insetti sociali, ossia vivono in società organizzate con caste e compiti. Vi è la classe riproduttiva, costituita dalle femmine fertili (regine) e dai maschi, a cui spetta il compito della riproduzione. Le regine depongono le uova e vivono anche fino a 20 anni, i maschi invece sono pochi, nascono solo in determinati periodi dell’anno e muoiono subito dopo l’accoppiamento, che generalmente avviene in volo (volo nuziale). Vi è poi la classe lavorativa costituita dalle femmine sterili chiamate “operaie”, che vivono fino a 10 anni. Esse hanno il compito di trovare il cibo, trasportarlo nel formicaio, accudire la prole e difendere il formicaio e la colonia. In alcune specie quest’ultimo compito, è affidato alla casta dei “soldati”, costituita sempre femmine sterili.

Descrizione
Il corpo delle formiche è formato da capo torace e addome, il 1° segmento addominale è fuso con il torace, mentre il 2° e spesso anche il 3° segmento presentano un restringimento (detto “vita”). Hanno 6 zampe, 2 antenne di media lunghezza, ove ha sede il senso dell’olfatto e un apparato boccale di tipo masticatore. Il colore generalmente è scuro, tendente al nero-marrone, ma può variare anche tra rosso, arancione, giallo e verde. Le regine hanno dimensioni maggiori (fino a 6 cm) rispetto le operaie (da 1 a 6 mm). Sia i maschi che le regine sono alati e possiedono 3 ocelli (occhi primitivi dalla struttura molto semplice) oltre i due occhi composti grandi, mentre le operaie non hanno né ali, né ocelli, come i soldati, che hanno anche il capo più grosso. L’apparato digerente delle formiche comprende due espansioni a sacco, dette ingluvie e ventriglio. Nel primo sacco vengono accumulate le sostanze alimentari, che solo in piccola parte passano nel ventriglio per essere digerite e assimilate. Il resto del cibo contenuto nell’ingluvie viene rigurgitato e dato come cibo agli altri componenti della società. Alcune specie sono dotate di pungiglione nella parte terminale dell’addome, come organo di difesa od offesa, che spesso inietta acido formico, mentre altre specie si difendono o attaccano mediante morsi e l’emissione di spruzzi di acido formico. Gli attacchi delle formiche spesso sono dolorosi e possono causare dermatiti e allergie all’uomo.

Creazione colonia
Dopo la fecondazione, la regina perde le ali ed entra in un nido già esistente, che in tal caso possederà più di una regina, oppure crea un nuovo nido, scavando un buco, generalmente nel terreno, o nel tronco di un albero, ove alla giusta profondità crea una celletta, in cui si chiude e inizia a deporre le uova, tutte fecondate, alcune delle quali serviranno da nutrimento, assieme alle riserve di cibo portate, mentre dalle altre nasceranno tutte operaie, dando così inizio alla colonia. La regina è in grado di produrre due tipi di uova: quelle fecondate, dette anfigoniche, da cui si sviluppano le femmine, e quelle non fecondate, dette partenogeniche, da cui si sviluppano i maschi, prodotte solo in alcuni periodi, prima dei voli nuziali. I maschi e le nuove formiche regine sciamano dalla primavera all’autunno, a seconda della specie.
Per le femmine, la determinazione della casta di appartenenza (regine o operaie) si basa per alcune specie sulla distribuzione o meno sulle uova da parte della regina di uno specifico feromone, che inibisce lo sviluppo dell’apparato riproduttivo e per altre specie dal tipo di alimentazione della larva. Tutte le formiche sono dotate di apparato riproduttivo, anche se nelle operaie esso è atrofizzato e non atto alla riproduzione sessuata, però anche le operaie, possono produrre uova, si tratta di uova partenogeniche (non fecondate) dette trofiche, che generalmente servono da cibo per le larve. In casi estremi, o in alcune società costituite da sole operaie, queste uova trofiche possono dar origine a delle femmine.

Compiti
Le uova, le larve e le ninfe sono assistite con gran cura dalle operaie, che le trasportano nelle parti più confortevoli del formicaio a seconda delle necessità del loro sviluppo e provvedono al nutrimento delle larve, rigurgitando nella loro bocca piccole gocce di nutrimento o offrendo loro uova trofiche. La cura della prole costituisce la maggior parte del lavoro che si svolge nel formicaio. Le regine non lavorano e si occupano solo della deposizione delle uova.

Feromoni
Le formiche comunicano tra loro tramite le loro sensibilissime antenne e anche usando i feromoni, sostanze prodotte da numerose ghiandole sparse nel corpo e. Quando due individui si incontrano si scambiano informazioni attraverso lo strofinio delle antenne e delle teste. Nelle specie che vanno in cerca di cibo in gruppi, il membro che trova del cibo segna con i feromoni un percorso sulla via del ritorno alla colonia, che viene seguito da altre formiche le quali, una volta raggiunto il cibo, fanno ritorno alla colonia in gruppo, seguendo lo stesso percorso e contrassegnandolo con ulteriori segnali chimici. La raccolta del cibo può condurre le formiche anche fino a 200 metri di distanza dalla colonia. Le formiche sono in grado di trasportare oggetti anche molto più pesanti di loro. Quando la fonte di cibo si è esaurita, smettono di contrassegnare il percorso e l’odore si dissipa.
I feromoni vengono utilizzati anche per segnalare eventuali pericoli o allarmi. Una formica ferita può emettere un allarme, tramite i feromoni, alle formiche nelle vicinanze, facendole allontanare dal luogo in cui è stata attaccata.
Le formiche di una stessa colonia si riconoscono fra loro dall’odore delle secrezioni che impregnano l’esoscheletro.

Alimentazione
Le formiche possono nutrirsi di vari materiali come semi, derrate alimentari, residui animali e vegetali. Alcune specie coltivano nel loro formicaio dei funghi, altre sono predatrici di vari insetti fitofagi, per cui divengono molto utili nel controllo di questi. Inoltre si nutrono della melata prodotta dagli Afidi e altri piccoli insetti, allevandoli, proteggendoli dai nemici naturali e diffondendoli nell’ambiente. Per questi motivi le formiche possono essere dannose, sia direttamente, che indirettamente. Inoltre sono potenziali vettori meccanici di patogeni, essendo in grado di sopravvivere in ambienti inquinati, in cui possono raccogliere patogeni e trasportarli sulle derrate.

Formicaio
Il nido delle formiche, detto formicaio, è formato da una serie di camere disposte su più piani e messe in comunicazione tra di loro tramite gallerie. Queste camere hanno specifici usi: vi sono camere destinate al riposo delle formiche, quando non sono impegnate in attività esterne o interne, altre destinate a contenere le uova, o le larve, altre ancora sono depositi di cibo. Nella parte più profonda e sicura del formicaio c’è la camera della regina, ove avviene l’ovideposizione. Le entrate del formicaio sono costantemente sorvegliate da formiche operaie o soldato che controllano tutti gli individui che entrano o escono. Altri gruppi di formiche soldato controllano e pattugliano costantemente tutta la zona esterna adiacente al formicaio. Generalmente i formicai possono essere scavati nel terreno, costruiti nel tronco cavo degli alberi, oppure essere costituiti da monticelli di terra innalzati dalle formiche stesse. Inoltre le formiche provenienti dal terreno, possono stabilire il loro formicaio nelle intercapedini dei muri, sotto le cortine, nella terra dei vasi, nella corteccia degli alberi, etc.

Ibernazione
Durante i mesi freddi, quasi tutte le specie di formiche hanno un periodo di riposo invernale, detto ibernazione, in cui c’è un vero letargo dell’intera colonia o una notevole riduzione di tutte le attività.

Lotta contro le formiche
La lotta contro le formiche è difficile perché per eliminarle veramente occorre individuare il nido e sopprimere le regine, cosa assai difficoltosa in quanto raramente queste escono all’aperto, inoltre il formicaio spesso è ben nascosto e lontano dall’area di ricerca del cibo. Bisogna pertanto operare con opportuni presidi medico chirurgici/biocidi, ad azione ritardata, formulati in modo tale da attirare le formiche, grazie alla presenza di specifici attrattivi alimentari, in modo che le formiche, scambiandoli per cibo, li trasportino nel nido stesso, determinando così la distruzione dell’intera colonia. Inoltre nel periodo della sciamatura, quando l’invasione di formiche alate può divenire massiccia, si può operare con una disinfestazione ad azione abbattente.

Legislazione
Da sottolineare infine che c’è un Decreto Ministeriale del 24/07/1922, che obbliga alla lotta contro le specie: Monomorium pharaonis e la Iridomirmex humilis, in quanto considerate pericolosi infestanti.

FORMICA ROSSA

Ord.: Imenotteri – Sott.Ord.:Apocrita – SuperFam.: Formicoidi – Fam.: Formicidi – Gen. Formica – Sp. Formica rufa

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È lunga circa 6-10 mm, ha una livrea rosso ruggine, addome, zampe e antenne di colore bruno, e una potente mandibola. È priva di pungiglione, ma è capace di lanciare potenti getti di acido formico, anche a 30 cm di distanza, essendo dotata di un vero “serbatoio”. Diffusa nei boschi di conifere, soprattutto di abeti e larici, dell’Europa, costruisce nidi giganteschi, alti sino a 2 m. È molto battagliera e si nutre di resti animali, larve e piccoli insetti.

FORMICA NERA

Ord.: Imenotteri – Sott.Ord.:Apocrita – SuperFam.: Formicoidi – Fam.: Formicidi – Gen. Lasius – Sp. Lasius niger

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L’operaia è lunga circa 4-5 mm e di colore marrone-nero brillante, la regina è lunga 15 mm, di colore marroncino e vive fino a 6 anni. Nidifica nei giardini, sui muri, sotto il selciato e ha colonie che raggiungono fino a 2 milioni di individui. Sciama alla fine dell’estate. L’inverno va in letargo. Predilige alimenti vegetali e zuccherini e può percorre grosse distanze alla ricerca di cibo. È una delle specie più facile da ritrovare nelle nostre case.

FORMICA FARAONE

Ord.: Imenotteri – Sott.Ord.:Apocrita – SuperFam.: Formicoidi – Fam.: Formicidi – Gen. Monomorium – Sp. Monomorium pharaonis

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È piccolissima, l’operaia è lunga circa 2 mm, di colore giallo ocraceo-rossastro, quasi trasparente, ha il pungiglione. L’accoppiamento avviene nel nido, senza quindi “volo nuziale”. Costruisce i nidi nel terreno, sotto la pavimentazione alla base degli edifici, ma anche nei posti più disparati, quali battiscopa, dentro muri, scatole, barattoli, attorno alle tubature dell’acqua calda e del riscaldamento, negli impianti elettrici, etc., preferendo luoghi caldi. È onnivora.

FORMICA ARGENTINA

Ord.: Imenotteri – Sott.Ord.:Apocrita – SuperFam.: Formicoidi – Fam.: Formicidi – Gen. Linepithema (Iridomyrmex) – Sp. Linepithema (Iridomyrmex) humile

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È piccola, lunga circa 2,6 mm, di colore giallo scuro-bruno-fulvo. Costruisce nidi nel terreno, sotto pietre, fogliame secco, in cavità varie, nei vasi da fiori, etc. È molto attiva e aggressiva, attacca tutte le altre formiche e anche le termiti. È dotata di una particolare ghiandola da cui emette iridomirmicina, una sostanza ad azione insetticida e antibatterica. È onnivora, ma predilige alimenti zuccherini. L’ovideposizione può essere continua nell’arco delle stagioni.

FORMICA FANTASMA

Ord.: Imenotteri – Sott.Ord.:Apocrita – SuperFam.: Formicoidi – Fam.: Formicidi – Gen. Tapinoma – Sp. Tapinoma melanocephalum

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È piccola, lunga da 1,3 a 2 mm, (le operaie sono lunghe 1,5 mm) con capo e torace di colore nero e addome e zampe di colore bianco, quasi trasparente (da cui il nome “fantasma”).
Le colonie contano migliaia di operaie e diverse regine e possono svilupparsi su più siti di nidificazione, generalmente in aree con elevato grado di umidità e temperatura mite che possono essere in aree esterne: giardini, fioriere, sotto vasi, cataste di legna, pietre o oggetti poggiati sul terreno, sotto la corteccia degli alberi, nelle cavità degli alberi, etc. Mentre per aree interne: spazi ristretti, cavità di pareti o pavimenti, cavità attorno le tubature, dietro battiscopa, pensili, coperchi dei WC, etc. Esse si nutrono soprattutto di sostanze dolci, quali afidi delle piante (che producono melata), zucchero, dolci e frutta.