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Termiti


Cl.: Insecta – Sott.Cl.: Pterygota – Sup.Ord.: Polyneoptera – Ord.: Isoptera

Gli Isotteri o tèrmiti sono insetti xilofagi, ossia si nutrono di legno, riuscendo a divorarlo completamente. Alcune specie si nutrono anche di piante e funghi. La loro funzione nell’ecosistema, infatti, è quella di demolire 1/3 del legno e dei materiali prodotti dalle piante, liberando nutrienti nel terreno, per permettere la continuità del ciclo produttivo. Quest’ordine comprende circa 2.800 specie raggruppate in cinque famiglie: Mastotermitidae, Hodotermitidae, Kalotermitidae, Rhinotermitidae, Termitidae. In Italia sono presenti due specie il Kalotermes flavicollis e il Reticulitermes lucifugus, ma con i trasporti internazionali, si sta diffondendo anche la specie Cryptotermes brevis, originaria della zona Indio-asiatica.

Descrizione
Le tèrmiti sono insetti sociali, ossia vivono in società organizzate, pluriannuali, costituite da 2 caste principali: la classe riproduttiva (reali) e la classe sterile (soldati, operai e ninfe, a vari stadi di crescita). Entrambe contano individui maschi e femmine in egual numero e hanno numerose sottocaste o intercaste, tutte presentano caratteristiche morfologiche funzionali diverse. Il corpo è costituito da capo, torace e addome, termina con 2 corti cerci e ha colori uniformi, pallidi, poco vivaci, sul marrone brunastro o biancastro, con esoscheletro molle o di mediocre consistenza, a eccezione della testa, che è ricoperta da una dura capsula cefalica. Hanno 2 occhi composti, a volte assenti nelle caste inferiori, 2 antenne di media lunghezza e 3 paia di zampe. Possono essere alate, con 2 paia di ali uguali, membranose, lunghe e strette, con nervatura di tipo primitivo (classe riproduttiva) o essere attere, ossia senza ali (classe sterile). Le ali a riposo ricoprono tutto il corpo e lo sorpassano in lunghezza. Sono dotati di apparato boccale di tipo masticatorio, con robuste mandibole, con cui frantumano il legno, per nutrirsene. La forma del capo differisce a seconda della specie e della casta, generalmente è grosso e oblungo o piriforme nei soldati e piccolo e arrotondato nelle altre caste. Il torace è relativamente corto, mentre l’addome è lungo e generalmente più largo, diviso in 10 segmenti. La giunzione torace-addome è continua e questa è una delle caratteristiche fondamentali, che permette di distinguerle dalle formiche alate.

Caste
Le colonie delle specie primitive hanno poche centinaia di individui, mentre quelle più evolute arrivano fino ad alcuni milioni di individui e sono centenarie. Tutte le caste mantengono un certo equilibrio numerico. La casta riproduttiva è costituita dai reali: re e regina primari; essi hanno un esoscheletro più resistente, colori più carichi e inizialmente sono alati. Una volta maturi, fuoriescono dal nido per il volo prenuziale, che avviene né troppo in altro, né troppo lontano dal nido d’origine e poi, scendono al suolo, si uniscono in coppie, si sbarazzano delle ali e dopo aver camminato per giorni o ore, costruiscono una piccola camera nuziale, da cui avrà origine la nuova colonia. Essi soni i veri reali e possono vivere molto a lungo, anche 50/100 anni, in alcune specie. Si accoppiano frequentemente e la femmina nel tempo subisce un notevole accrescimento dell’addome, che le permette di deporre via via un numero sempre maggiore di uova. Talvolta al re e alla regina primari si affiancano re e regine secondari o terziari, (di sostituzione o completamento) nati da una muta delle larve, per la necessità di sostituire entrambi o uno dei due reali deceduti, o per incrementare la produzione nelle periferie di nidi molto vasti, oppure ancora per fondare nuovi nidi, quando la colonia è divenuta troppo grande, portando con loro una parte di soldati e operai; si tratta quindi della fondazione di una nuova colonia mediante scissione e non sciamatura. I reali secondari hanno esoscheletro meno consistente, di colore è più chiaro e hanno solo abbozzi di ali. I reali terziari, hanno aspetto simile alle ninfe, atteri, con corpo molle, colore pallidissimo e con grado di riproduzione molto basso, per cui spesso servono molte coppie per supplire all’attività dei reali veri.
La casta sterile è costituita dai soldati e dagli operai. Entrambi vivono circa 4 anni e sono costituiti da individui di ambo i sessi. I soldati non hanno ali, il loro apparato riproduttore è atrofizzato e hanno un grosso capo, sclerificato e di colore più carico rispetto al resto del corpo. Spesso sono dotati di enormi mandibole, oppure il capo si prolunga in una formazione conica anteriore, con piccole mandibole. Sono in numero inferiore rispetto agli operai, non sono capaci di alimentarsi da soli e dipendono per il cibo dagli operai o dalle neanidi di età avanzata; isolati muoiono rapidamente. Sono incapaci di triturare il legno, di scavare il suolo, di impastare terra ed escrementi, di contribuire all’edificazione del nido. A parte alcuni modesti servigi che essi possono compiere, la loro funzione è difensiva, soprattutto contro le formiche, i principali nemici, e dispongono di varie armi: mandibole che tagliano, teste che fungono come tappi per chiudere gallerie e aperture, secreti viscosi o tossici, che vengono spruzzati a due o tre centimetri di distanza o fatti scorrere o volatilizzati in gas mortali, ecc. Essi accorrono allorché nel nido si determina una breccia; accompagnano, fiancheggiandole le colonne di esploratori e di bottinatori; formano cerchi protettivi attorno alle aperture da cui sciamano gli alati; si dispongono innanzi e attorno agli operai che lavorano, ecc.
Gli operai non hanno ali, il loro esoscheletro è debole, con colori pallidi. L’apparato riproduttore è sterile, sono dotati di robuste mandibole, provvedono a tutte le necessità della colonia: scavano gallerie; costruiscono, riparano e ingrandiscono i nidi; fabbricano coperture per le spedizioni di rifornimento; vanno in cerca di cibo; nutrono gli altri membri della società, tra cui i soldati; si occupano della coppia reale, accudiscono la covata; allevano la prole; facilitano la fuoriuscita degli alati sciamanti preparando, ad esempio, speciali camere periferiche di radunata e aprendo vie di sortita; partecipano alla difesa della comunità elevando rapidamente ostacoli, per impedire l’accesso al nido di estranei e mordendo gli avversari; ecc. Tra le specie più primitive gli operai non ci sono, ma sono sostituiti da individui giovani, neanidi, ossia ninfe di età avanzata, che non cresceranno mai, ma conservano la possibilità di trasformarsi in soldati o riproduttori, detti pseudoergati. Esistono, inoltre, in alcune specie, individui con caratteristiche intermedie tra riproduttori e soldati o tra soldati e operai.

Feromoni
Le colonie di tèrmiti vengono regolate dall’azione di diversi feromoni. Sono segnali chimici utilizzati per comunicare o scambiarsi informazioni. Ad esempio utilizzano feromoni per stimolare la nascita di individui appartenente a una determinata casta e altri per sopprimerli, oppure feromoni di traccia, che servono per segnare il percorso verso una fonte di cibo.

Alimentazione
Le tèrmiti si nutrono di cellulosa, ricavata da varie sostanze: legno sia di fusti vivi, che secco, marcio, contaminato da batteri o da miceti, foglie, steli, semi, funghi, licheni, manufatti di legno, carta, cartone, ovatta, stoffe di cotone, ecc. Si nutrono anche di sostanze animali, quali uova di tèrmiti, esuvie, cadaveri di compagni, protozoi simbionti. Inoltre producono dei composti alimentari elaborati, che vengono distribuiti tra gli individui della colonia, mediante il rigurgito bocca a bocca (trofallassi oro-orale), o anche mediante trofallassi oro-anale. Gli alimenti elaborati costituiscono il solo nutrimento per varie caste, o stadi, della società e sono costituti da alimenti vegetali, protozoi e batteri simbionti, che forniscono ulteriori nutrienti. Nell’intestino delle tèrmiti vivono infatti parecchi protozoi e batteri simbionti, che aiutano la digestione della cellulosa. Solo una piccola parte di questi viene digerita, quale alimento proteico. Si stabilisce quindi una cooperazione fra batteri, protozoi e termite.
Gli escrementi veri e propri invece, pastosi o liquidi, contenenti residui di legno o terra, vengono utilizzati nella costruzione del nido, per chiudere fessure o per formare un cemento che serve a costruire piccoli tramezzi, a confezionare una sorta di cartone, a spalmare le pareti, oppure vengono espulsi in forma solida, da appositi fori praticati sulla superficie del legno attaccato.
Le tèrmiti sono lucifughe e per rifornirsi di cibo intraprendono spedizioni fuori dal nido, lungo gallerie sotterranee, o esternamente di giorno, ma proteggendosi con coperture tubolari di terra o di legno masticato o di sterco impastato. Oppure escono di notte o in giornate nuvolose e umide sotto la vigilanza dei soldati.

Termitaio
Le tèrmiti hanno bisogno per sopravvivere di un microclima caratteristico con alto grado di umidità, elevato tenore di anidride carbonica e oscurità assoluta. I nidi delle tèrmiti variano molto come ubicazione, materiali da costruzione, architettura e complessità. I nidi sono sistemi chiusi, completamente isolati dal mondo esterno; quando si rende necessario praticare aperture, esse vengono poi subito tappate. Non esiste una ventilazione che permetta la penetrazione diretta dell’aria atmosferica e tutti gli scambi gassosi avvengono per diffusione attraverso le pareti. Per mantenere costante il grado igrometrico, gli operai umettano con saliva il pavimento e le pareti, e l’acqua richiesta, perché la saliva non manchi, la ricavano dal legno e da processi metabolici, oppure la vanno ad attingere a grandi profondità nel suolo, talora fino alle falde acquifere.
Vi sono specie primitive che scavano il legno morto, ove costruiscono nidi relativamente semplici; altre che costruiscono nidi elaborati sopra o sotto la superficie del suolo o sugli alberi, utilizzando cartone e sterco; altre ancora che li costruiscono con terra cementata con la saliva, costituendo delle montagnole sul suolo o contro tronchi d’albero. Parecchie infine scavano i loro nidi esclusivamente sottoterra, e rivestono le gallerie di cartone e terra elaborati. Dai nidi poi gli operai si spostano, anche per lunghe distanze, in cerca di legno, ove scavano semplici gallerie, per nutrimento.
I termitai più evoluti sono costituiti dall’abitazione propriamente detta, che comprende camere e vani dove si trovano i reali, la covata, le provviste e in alcune specie i giardini di Funghi. Si tratta di ammassi spugnosi di medie e grandi dimensioni, costituiti da frammenti vegetali sminuzzati, ottenuti masticando a lungo il legno e altre parti di piante, impastandoli con la saliva e modellandoli in sferule, che dispongono, comprimendole, vicine. Su questo substrato si sviluppano i funghi Termitomyces Heim e Xylaria Hill, che le tèrmiti coltivano. Esse si nutrono della sostanza vegetale trasformata dai funghi, che digeriscono la lignina e liberano cellulosa e altre sostanze. Tali giardini fungono inoltre da riserve di umidità per il termitaio e da nursery. Vi è poi una rete di gallerie, che mette in comunicazione le camere con gli alimenti e i materiali da costruzione, che si estende talvolta a notevole distanza dal termitaio e un complesso di corridoi e crateri (non sempre presente) che sfocia esternamente mediante larghi orifizi, utilizzati per lo sfarfallamento della nuova casta riproduttiva.
I termitai sono anche frequentati da piccoli animali, in maggioranza esapodi (Collemboli, Coleotteri, ecc.), fortemente adattati alla vita associativa con le térmiti, le quali dimostrano di gradire molto le speciali sostanze da essi prodotte.

TERMITE DAL COLLO GIALLO

Ord.: Isoptera – Fam.: Kalotermitidae – Gen.: Kalotermes – Sp.: Kalotermes flavicollis

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È una specie diffusa nell’area mediterranea, che vive in colonie poco numerose, di circa 1.000 individui. Non ha una vera casta operaia, ma ninfe lavoratrici. All’aperto costruiscono il nido nelle parti di legno necrosato degli alberi vivi, o delle costruzioni lignee umide; nelle abitazioni lo costruiscono in qualunque legno messo in opera, che contenga un adeguato grado di umidità.
I reali sono lunghi 10-12 mm, ali comprese, con il corpo di colore marrone-brunastro, con pronoto e parti distali delle zampe e delle antenne di colore giallo-ocraceo. Il pronoto è più largo del capo, in tutte le caste. Le ali sono leggermente fumose. Il volo nuziale avviene tra metà giugno e ottobre. I soldati sono giallognoli, senza ali, lunghi circa 7-8 mm, con capo più scuro, giallo ferruginoso, grande, di forma rettangolare e dotato di robuste mandibole. Gli operai sono ninfe in stadio avanzato, di colore biancastro, senza ali, lunghe 4-6 mm e con mandibole ridotte. Queste tèrmiti attaccano gli alberi, provocandone la morte, ma anche il legno messo in opera, che deve contenere però almeno una minima percentuale d’umidità. Si trovano infatti nei pavimenti in legno, nelle intercapedini dei muri, sottotetti, travi, infissi, rivestimenti, mobili, portoni e scavano al loro interno, senza mai uscirne; le gallerie hanno sezione irregolare. Producono feci con caratteristica forma a botte, con sezione esagonale e facce laterali piatte, che espellono dalle gallerie attraverso piccoli fori praticati sulla superficie del legno. È facile trovarle anche nelle biblioteche, librerie, archivi, ove attaccano oltre al mobilio anche i libri stessi. I danni arrecati sono gravi. Costruendo i loro nidi nel legno stesso, di cui si nutrono, escono raramente, per cui è difficile individuare un’infestazione. Segnali possono essere dati dal rinvenimento delle piccole feci, o degli alati, nel periodo della sciamatura, oppure si può batetre con un attrezzo duro sulla superficie del legno, per riconoscere la presenza delle cavità prodotte.

TERMITE NERA LUCIFUGA

Ord.: Isoptera – Fam.: Rhinotermitidae – Gen.: Reticulitermes – Sp.: Reticulitermes lucifugus

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È una specie diffusa in Italia. I reali sono lunghi 10-12 mm, ali comprese, 6 mm senza ali, con il corpo di colore nero, torace più stretto del capo e addome ovoidale allungato. Le ali sono brune, con margine nerastro. I soldati sono lunghi circa 5 mm, di colore giallo-grigio, con capo sub rettangolare, mandibole scure e grandi, torace più stretto del capo e addome ovoidale corto. Gli operai sono lunghi 5 mm, di colore giallo pallido, con capo tondeggiante, mandibole più piccole, addome ovoidale un po’ più lungo dei soldati e sono privi di occhi. La colonia comprende tutte le caste: reali veri reali complementari, soldati, operai e neanidi. Nella colonia, i più numerosi sono gli operai, mentre i soldati sono pochi e i reali pochissimi, tranne nel momento dello sfarfallamento, che avviene verso maggio, quando possono essere centinaia di migliaia di unità. Le nuove colonie però vengono fondate dai reali secondari per scissione, in quanto in Italia i reali primari non sono fecondi e muoiono subito dopo la sciamatura. I nidi vengono costruiti nel terreno, nelle intercapedini o nei pavimenti. Sono lucifughi, quindi per raggiungere la fonte di cibo scavano gallerie nel terreno, oppure all’aperto costruiscono sulle superfici dei tunnel esterni oscurati, fatti di rosume, terra e saliva. Per nutrirsi, invece scavano gallerie nel legno, lasciando perfettamente intatta la superficie.
Queste tèrmiti attaccano gli alberi vecchi e deperiti, da qui, gli attacchi possono estendersi negli edifici, dove scavano il legno strutturale di travi, pali di sostegno, tavole, cornici, infissi, porte, persiane, mobili e qualunque cosa sia fatta di legno. Possono attaccare anche gli archivi e i libri. Il loro attacco all’inizio richiede un legno con un buon tasso di umidità, ma successivamente si estende a strutture con gradi di umidità diversi. È raro vederli all’aperto per cui è difficile individuare un’infestazione, se non quando i danni sono ormai gravi.

TERMITE DEL LEGNO SECCO DELLE INDIE OCCIDENTALI

Ord.: Isoptera – Fam.: Kalotermitidae – Gen.: Cryptotermes – Sp.: Cryptotermes brevis

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E’ una specie, originaria delle Indie Occidentali, recentemente insediatasi in Italia, grazie all’importazione di manufatti in legno e alla capacità della specie di adattarsi a vivere nelle condizioni ambientali più diverse. Queste tèrmiti attaccano il legno secco messo in opera, ove si nutrono e costruiscono il loro nido, scavando molte gallerie all’interno, senza intaccare la superficie, che diviene un sottile velo. Esse sono in grado di estrarre e farsi bastare la poca acqua ivi contenuta (umidità inferiore al 12%). La colonia conta poche migliaia di individui ed è composta dalla coppia di reali primari, dai soldati e dalle ninfe in stadio avanzato, che fungono da operai. I reali hanno corpo chitinoso, di colore marrone-brunastro, lungo circa 11 mm, comprese le ali, che sono trasparenti, con venature scure lungo il bordo anteriore. I soldati sono lunghi 4-5 mm, hanno corpo molle biancastro, testa nera, rugosa, di forma quasi quadrata, utilizzata per ostruire meccanicamente l’accesso alle gallerie, in caso di attacchi da parte delle formiche. Le mandibole sono piccole. La testa diventa nera all’ultimo stadio di sviluppo, preceduto dalla fase di presoldati dalla testa bianca. Gli operai hanno corpo molle, biancastro. I nuovi reali alati, si sviluppano solo nel mese che precede lo sfarfallamento, per la fondazione di nuove colonie ed emergono da buchi temporanei praticati sulla superficie del legno attaccato. A differenza delle tèrmiti, che costruiscono i nidi nel terreno, abituate a percorrere lunghi tragitti, le tèrmiti del legno secco, vivendo direttamente nel legno infestato, senza mai uscirne, hanno zampe più corte e si muovono più lentamente. Attaccano legno secco sia strutturale, che di manufatti, come mobili, cornici, accessori e spesso è facile rinvenire più colonie nella stessa struttura. Sono molto distruttive. L’infestazione può essere riconosciuta battendo con un attrezzo duro sulla superficie del legno, per riconoscere la presenza delle cavità prodotte, dall’avvistamento di individui alati e dai relativi fori di sfarfallamento, oppure dai mucchietti conici di feci espulse da appositi fori di 1-2 mm di diametro, praticati sulla superficie del legno, infatti le loro gallerie sono grandi e sgombre. Le feci di queste tèrmiti sono caratteristiche: possono avere vari colori: crema, rosso, nero. La forma è ovoidale, con sezione esagonale, le facce sono incavate e le estremità sono una arrotondata e l’altra appuntita,. Il legno a uno stadio di infestazione avanzata può presentare una superficie a bollicine (blisterata).