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Scleroderma


Ord.: Imenotteri – Sott.Ord.:Apocrita – Sezione: Aculeata – SuperFam.: Chrysidoidea – Fam.: Betilidi – Ge.: Scleroderma – Sp.: Scleroderma domesticum

Lo scleroderma è grande da 3 a 4 mm, di forma allungata e molto slanciata, che ricorda le formiche. Il corpo, di colore marrone scuro – nerastro, con appendici marroncine-rossastre, è costituito da un capo di forma quadrata, un tronco cilindrico e un addome ovoidale, con un pungiglione terminale. Ha 2 antenne corte e sottili e 3 paia di zampe sul torace. Generalmente la femmina è attera, mentre il maschio può presentare ali ben sviluppate. La rarità di questi ultimi è dovuta alla partenogenesi (procedimento che permette alla femmina di autoprodurre solo femmine).

È facile rinvenirlo negli edifici arredati con vecchi mobili e rivestimenti in legno, infatti è un predatore delle larve dei tarli xilofagi. Esso si introduce nelle gallerie scavate nel legno, punge più volte la larva, paralizzandola con il veleno iniettato e si nutre della sua emolinfa, poi depone sul corpo della larva ancora viva, le sue uova, molte. Da quel momento rimane di guardia, finché le uova si schiudono ed escono le larve, che appena nate assumono una posizione bizzarra: si ergono tutte diritte sulla preda, ormai flaccida, facendola sembrare un piccolo porcospino. Le larve di scleroderma si nutrono della larva di tarlo e poi giunte a maturità si impupano, filando dei bozzoletti. Dopo 15-35 giorni fuoriescono gli adulti. Se ci sono maschi (solo se la madre si è accoppiata regolarmente, altrimenti sono tutte femmine) essi escono per primi. Quindi, si accoppiano con i bozzoli femminili ancora chiusi (quelli delle loro sorelle), penetrando la seta degli involucri e si accoppiano anche con la madre, poi subito dopo muoiono. La madre può vivere diverse generazioni, fino ad accoppiarsi con i suoi stessi nipoti. In ambienti riscaldati il ciclo riproduttivo è continuo e molto veloce.

A volte di notte escono abbastanza numerosi dalle loro tane e vagano per la casa, insinuandosi nelle imbottiture, nei cuscini, nei materassi e pungono l’uomo provocando un intenso dolore e causando reazioni allergiche anche gravi, con prurito, gonfiore,